CERVELLI IN FUGA

È stata un’ampia delegazione ticinese quella che quest’anno ha preso parte alla 25esima Conferenza dei Parlamenti Giovanili (CPG), tenutasi a Zurigo a fine ottobre. Giovani parlamentari, non solo da tutta la Svizzera ma anche dal Principato del Liechtenstein, si sono riuniti per un lungo fine settimana costellato da diversi workshop, dibattiti, escursioni, così come da un’assemblea plenaria finale.

“La CPG è il secondo più grande evento giovanile a livello nazionale”, ci spiega Florian Ramos, co-presidente del comitato organizzativo della FSPG (Federazione Svizzera dei Parlamenti Giovanili), “e in questo senso si realizzano pienamente gli obbiettivi della FSPG: creare reti tra i giovani parlamentari. È unicamente possibile acquisire il knowhow attraverso lo scambio e la condivisione di idee, esperienze, concetti.”

E nessuno si è tirato indietro. Dictum factum, anche i ticinesi erano in prima linea. “È stata un’esperienza arricchente non solo dal punto di vista personale ma anche da un lato più pratico. I workshops in particolare sono uno strumento molto utile per la formazione dei membri dei vari parlamenti dei giovani, apportando sempre un grande contributo in seno al proprio comitato.” A parlare Nicolas Orlandi, membro del comitato del Consiglio Cantonale dei Giovani, che con il Parlamento dei Giovani della Città di Lugano PGL e l’Assemblea Giovani Bellinzonesi AGB, dava corpo a un folto gruppo, per un totale di 9 delegati. “La delegazione ticinese ha davvero subito una crescita esponenziale negli ultimi anni” continua Nicolas “e questo ci permette a un ritrovo nazionale come la CPG di rappresentare al meglio la Svizzera italiana, consentendoci contemporaneamente di dare maggior peso alla nostra voce”.

E se da una parte non vi è stata una traduzione in italiano, e a tratti neanche in francese, realtà portata alla luce proprio da Nicolas Orlandi durante l’assemblea plenaria, dall’altra non è mancata una prima per gli italofoni: per loro unoSpeed Debating ad hoc. Il cosiddetto dibattito veloce, elaborato e modificato sulla falsariga di quello ideato quattro anni fa da Segen Tezare del Parlamento dei Giovani della città di Ginevra, oltre alle consuete tavolate di discussione in tedesco e francese, ha portato con sé anche una politica ticinese. A Tessa Prati, membro del consiglio comunale della Città di Lugano, è stata data carta bianca per la gestione del tempo dei due temi affrontati, “futuro dei social media” e “stage non pagati”, diversamente dalle altre postazioni, previste con una rotazione dei partecipanti ogni 15 minuti.

“Durante l’incontro con i ragazzi ho avuto la possibilità di ricevere input da persone che, sebbene più giovani di me, hanno bisogni e una visione della società diversi dai miei.” Discussione e riflessione sono quindi stati i due correlativi oggettivi caratteristici della tavolata fatta su misura. “Ritengo estremamente importante che ci sia la rappresentanza ticinese perché, nonostante i numeri più piccoli, i parlamentari giovani che arrivano dal Ticino ci sono” dichiara la giovane politica. “Introducendo dei momenti in italiano non solo i ragazzi sono più invogliati a partecipare e si tiene conto della diversità presente sul territorio, ma si presenta anche per i giovani non di madrelingua italiana che lo studiano un’ottima sfida.” Forse che l’elezione di Cassis abbia cambiato le carte in tavola? In ogni caso, come diceva Cicerone, è solo quando le cose sono in movimento che c’è la possibilità di cambiare qualcosa.

Caroline Bianchi

Pubblicato sull’Universo, giornale studentesco universitario indipendente, novembre 2017.

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